« Testi della Conoscenza Tradizionale »
si propone di presentare una raccolta di alcuni importanti Testi della Tradizione metafisica indiana appartenenti principalmente al Vedānta non-duale (advaitavedānta), ma anche ad altre dottrine analoghe (śaiva, bhākta).
Si tratta di scritti tradotti direttamente dal Sanscrito, alcuni per la prima volta, corredati dal testo originale traslitterato in caratteri romani e a volte anche da annotazioni miranti a chiarire concetti inusuali nel pensiero occidentale.
La collana inizia con tre Testi commentati da Śaṅkara che costituiscono le sole opere del Mahābhārata, la Grande Epopea Indiana, che il grande Maestro advaitin ha fatto oggetto di Commento e che, per quanto singolarmente completi, si possono considerare mutuamente integrantisi: sono il Sanatsujātīyam, la Bhagavadgītā e il Viṣṇusahasranāmastotram.
Le altre opere riguardano la dottrina della Non-generazione (ajātivāda) di Gauḍapāda, come la Māṇḍūkya Upaniṣad con la Kārikā di Gauḍapāda e il Bhāṣya di Śaṅkara, alcuni testi della Smṛti dei quali Gauḍapāda ha redatto un commento, come la Uttaragītā e la Sāṁkhyakārikā, e alcuni testi base dello Shivaismo non-dualista, nonché altri significativi scritti classici.
La collezione si ripromette di offrire un quadro esauriente delle opere di metafisica advaita ispirandosi, di là da funzione e connotazione individuali, a una ideale comunità (saṅgha) dedita alla attestazione dell’Assoluto (kevala) con il fungere da fedele canale di trasmissione della dottrina tradizionale.
Per chi fosse interessato a completare la lettura e lo studio della Prasthānatraya, cioè la “Triplice Testimonianza” del Vedānta Advaita che tradizionalmente include il Brahmasūtra, la Bhagavadgītā e le 13 principali Upaniṣad (*), si rende noto che, oltre alla Bhagavadgıtā e alle Upaniṣad Māṇḍūkya, Kena, Kauṣītaki e Maitri presenti su questo sito, sono editi, per i tipi delle Edizioni Āśram Vidyā (attuale “Associazione Ecoculturale Parmenides”), sia il Brahmasūtra con il Commento di Śaṅkara, sia le rimanenti principali Upaniṣad, anch’esse con il Commento di Śaṅkara, tutti testi con Introduzione, Traduzione dal Sanscrito e Note di Kevalasaṅgha (Gruppo Kevala nelle Ed. Vidyā), pseudonimo sotto cui ha operato e continua ad operare il medesimo singolo curatore (**).
Per il testo italiano delle stesse Upaniṣad, edite da Bompiani senza il Commento di Śaṅkara ma con annotazioni di Raphael, è stato utilizzato integralmente – con la sola eccezione della Māṇḍūkya – quello delle summenzionate edizioni con Commento di Śaṅkara nella traduzione di Kevalasaṅgha (Gruppo Kevala nelle Ed. Vidyā).
Si segnala tuttavia all’attenzione del lettore che nei testi delle Upaniṣad nella edizione Bompiani sono state apportate numerose, arbitrarie e sostanziali modifiche che ne alterano la traduzione rendendola talora del tutto difforme dal testo sanscrito e dalla originale versione italiana.
(*) Le 13 principali Upaniṣad sono: Aitareya, Bṛhadāraṇyaka, Chāndogya, Īśa, Kaṭha, Kauṣītaki, Kena, Maitri, Māṇḍūkya, Muṇḍaka, Praśna, Śvetāśvatara e Taittirīya.
(**) Lo pseudonimo ‘Gruppo Kevala’ è stato adoperato dalle Edizioni Vidyā per indicare anche altri curatori in: Opere Brevi, Paramārthasāra, Glossario Sanscrito, Autoconoscenza, ecc.
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